Marco Boglione riceve il Premio Pitti Immagine Uomo 2019

 

Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento (Firenze). Il Fondatore e Presidente di BasicNet Marco Boglione ringrazia per il conferimento del Premio Pitti Immagine Uomo 2019 appena ritirato.

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Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento (Florence). BasicNet Founder and Chairman Marco Boglione thanks for being awarded with the Prize Pitti Immagine Uomo 2019.

Discorso di ringraziamento di Marco Boglione

«Lavoro nella moda – qualcuno lo chiama “il mestiere degli stracci” – da quando avevo 19 anni. Quindi sono 44 anni che faccio questo mestiere. A un certo punto sono diventato imprenditore, perché mi sono dimesso e ho deciso di mettermi in proprio. Successivamente, dopo tanti anni, il Presidente della Repubblica mi ha conferito il Cavalierato del Lavoro e oggi mi danno il Premio Pitti. A questo punto, credo che potrei anche andare in pensione: non ho più niente da dire e da fare…

Voglio però ringraziare tantissimo tutti, e chi ha deciso di darmi questo premio, perché, come è stato detto da Raffello (Napoleone, ndr), non è un premio ai nostri bellissimi prodotti, visto che facciamo anche dei bei prodotti, altrimenti non saremmo riusciti a partire da tre, quattro, cinque marchi falliti e, uno dopo l’altro, fare un miliardo di fatturato nel mondo… i consumatori non sono stupidi.

La cosa che più ci sta a cuore e che ci inorgoglisce è che è questo premio viene dato al nostro modello di business, alla più grande scommessa che abbiamo fatto, quando abbiamo cominciato: abbiamo provato a inventare un modo nuovo che andasse bene a noi quando eravamo giovani, non avevamo una lira e – per poter nascere – partivamo da marchi falliti, per poi crescere e rimanere sul mercato. Questa è la cosa che ci fa più piacere perché non tutti l’hanno capito, ma non poteva sfuggire a un’istituzione così profonda – che sta per compiere 100 anni – come Pitti, e questo ci fa un gran piacere.

Vi ringraziamo a nome non solo mio, ma di tutti quegli 800 ragazzi che, credetemi, in questi 25 anni – sotto traccia – hanno creduto senz’altro nel prodotto, ma anche in questo modo nuovo di fare business, che è sicuramente una grande opportunità non solo per noi ma per tanta gente. Quindi grazie di averlo sottolineato. Poi vorrei ringraziare l’Italia, perché questo paradigma cultura-moda, che è stato ripetuto parecchie volte, genera un qualcosa per noi di importantissimo – e tengo a sottolinearlo – che si chiama stile. Tanti possono avere la cultura e fare moda, bisogna vedere come mixano quelle due cose. E le mixano in un blend, in un gusto. Ecco, questo gusto, che noi italiano sicuramente abbiamo, e che è unico, in questi anni ci ha aiutato moltissimo, almeno quanto la cosiddetta rivoluzione informatica, che tanto ci sta a cuore e che ha consentito alla BasicNet di esistere. Grazie all’Italia, grazie anche un po’ a Steve Jobs e grazie, soprattutto, a Pitti».

Raffaele Napoleone: «So che tu hai una grande passione per il digitale. Qui a Firenze si potrebbe organizzare qualcosa di specifico?»

Marco Boglione: «Assolutamente sì. Ogni tanto qualcuno mi chiede se io faccio qualcosa anche per il sociale: lo faccio ma non lo dico. Ma una cosa la faccio e la dico. Da tanti anni ci stiamo occupando di raccogliere cultura, storia e documentazione sulla cosiddetta rivoluzione digitale, che tutti sappiamo esistere, ma che non conosciamo, non studiamo e non tramandiamo abbastanza ai giovani. Quindi il 19 giugno al Cupertino Historical Society & Museum (dove mi hanno anche insignito di una sorta di cittadinanza onoraria) sarà inaugurata una mostra – che durerà un anno – in omaggio alla rivoluzione digitale. Siete tutti invitati a Cupertino e, comunque, siete tutti invitati a ricordarvi della rivoluzione digitale».

 

 

Fonte : http://www.basicpress.com/